To dream of Ur – Nile

To dream of Ur (Sognare Ur) è la traccia numero dieci del secondo album dei Nile, Black Seeds of Vengeance, pubblicato il 5 settembre del 2000. Il brano è un omaggio all’antica città di Ur (conosciuta anche come Babilonia), che viene considerata la culla della civiltà. Vengono citati anche le principali divinità, come gli Apkallu (i sette semidei antropomorfi con sembianze di pesci o aquile, il cui obiettivo era insegnare le arti agli uomini) e Marduk (il re delle divinità assiro-babilonesi).

Formazione Nile (2000)

  • Karl Sanders – voce, chitarra
  • Dallas Toler-Wade – chitarra
  • Chief Spires – basso
  • Derek Roddy – batteria

Traduzione To dream of Ur – Nile

Testo tradotto di To dream of Ur (Sanders) dei Nile [Relapse]

To dream of Ur

Desolate and forsaken
Eerily
Moaning dark winds
Murmur incantations
Dusk calls forth shadows

Spirits of the glorious dead!

Lingering
Bound to this place
They whisper of untold sagas…
…Of long dead cities

The seven shining cities
Sacred to the Apkallu

…Of ages past
When the world was young
When Babylon was blessed of Marduk
and the sound of her armies
Was the blare of ominous war horns
And the clash of immortal cymbals

…Of bronze gates
Arrayed in splendour
and magnificent walls
Of sunbaked brick

…Of temples of marble
And bloodstained altars

Long before the jeweled throne of Ur
Fell silent and turned to dust
Beneath the endless shifting sands
and the inevitable vengeance of the elements

Sognare Ur

Afflitti ed abbandonati
Misteriosamente
Bui venti penanti
Mormorano incantesimi
Il crepuscolo chiama innanzi le tenebre

Spiriti dei gloriosi morti!

Persistenti
Vincolati a questo luogo
Sussuran taciute cronache…
…Di vaste metropoli fantasma

Le sette luminose città
Sacre agli Apkallu

…D’epoche passate
Quando il mondo era giovane
Quando Babilonia venne benedetta da Marduk
E la melodia dei suoi eserciti
Era lo squillo degli infausti corni da guerra
E il clangore dei cembali immortali

…Di bronzei cancelli
Allineati nello sfarzo
E di eccezionali mura
Di mattoni erosi dal sole

…Di marmorei templi
E d’altari ricoperti di sangue rappreso

Epoche orsono l’ingemmato trono di Ur
Cadde tacito e divenne polvere
Sotto le imperiture sabbie instabili
E l’inevitabile vendetta degli elementi

* traduzione inviata da Stefano Quizz

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