Death and the labyrinth – At the Gates

Death and the labyrinth (La morte ed il labirinto) è la traccia che apre, dopo l’intro El altar del Dios desconocido, il quinto album degli At the Gates, At War with Reality, pubblicato il 28 ottobre del 2014. [♫ video ufficiale ♫]

Formazione At the Gates (2014)

  • Tomas Lindberg − voce
  • Anders Björler − chitarra
  • Martin Larsson − chitarra
  • Jonas Björler − basso
  • Adrian Erlandsson − batteria

Traduzione El altar del Dios desconocido – At the Gates

Testo tradotto di El altar del Dios desconocido degli At the Gates [Century]

El altar del Dios desconocido

Al llegar a la época
de la banda de asaltantes
había elaborado ya
las siguientes posibilidades:

Primero:
Dios no existe.
Segundo:
Dios existe y es un canalla.
Terseto:
Dios existe pero a veces duerme.
Sus pesadillas son nuestra existencia.
Quarto:
Dios existe pero tiene acceso de locura.
Esos accesos son nuestra existencia.
Quinto:
Dios no es omnipresente.
No puede estar en todas partes.
A veces está ausente,
en otros mundos,
en otras cosas.
Sexto:
Dios es un pobre diablo
con problemas demasiado complicado
para sus fuerzas.
Lucha con la materia
como un artista con su obra.
Algunas veces,
en algún momento llega a ser Goya,
pero generalmente es un desastre.
Settimo:
Dios fue derrotado
antes de la historia
por el príncipe de las tinieblas,
y derrotado.
Cometido como presunto diablo
es doblemente desprestigiado,
puesto que se le atribuye
este universo calamitoso.

L’altare del Dio ignoto

Per ricostruire il periodo
della banda dei fuorilegge
sono stati elaborati ora
i seguenti precetti:

Primo:
Dio non esiste.
Secondo:
Dio esiste ed è un essere vile.
Terzo:
Dio esiste ma solo nel mondo del sonno.
I suoi incubi sono la nostra esistenza.
Quarto:
Dio esiste ma ha moti di follia.
Quei moti sono la nostra esistenza.
Quinto:
Dio non è onnipresente.
Non può trovarsi in tutti i luoghi.
Ѐ assente nel tempo,
nel mondo trascendente,
e nelle situazioni intelleggibili.
Sesto:
Dio è un povero diavolo
con il problema d’esser troppo complesso
per le sue potenzialità.
In lotta con l’immanenza
come un artista con la sua opera.
In alcuni luoghi,
in qualche istante ritorna ad esser Goya,
ma in generale è un flagello.
Settimo:
Dio venne sconfitto
prima ancora dell’inizio dei tempo
a causa del principe delle tenebre,
e vinto.
Accusato d’esser un presunto demone
è ipocritamente disprezzato,
dato che gli si attribuisce la colpa
di questo universo calamitoso.

Traduzione Death and the labyrinth – At the Gates

Testo tradotto di Death and the labyrinth degli At the Gates [Mercury]

Death and the labyrinth

Behind the curtain.
Laid to ruins.
Words that drift
into oblivion.

With every dawn,
the world deforms
and as we fade,
our truth it dies.

Our poetry of broken dreams,
an abattoir of time.

Deep in the hive of the serpent,
we shed the disguises
we have worn.
A curtain of madmen.
We are the illusions
we have torn.

Death and the labyrinth.
Swallowed by earth itself.

With every dawn
of hunger and thirst,
the world deforms
to a pale uncertain ash.

Words without sound
fade away
as they are swallowed.

Swallowed by barriers and walls
like a swarm.

Deep in the hive of the serpent,
we shed the disguises
we have worn.
A curtain of madmen.
We are the illusions
we have torn.

Our poetry of broken dreams,
an abattoir of time

Death and the labyrinth.
Swallowed by earth itself.

La morte ed il labirinto

Dietro il sipario.
Disposte verso le rovine.
Parole che vagano
nell’oblio.

Con ogni alba,
il mondo si deforma
e mentre noi svaniamo,
la nostra verità perisce.

La nostra poetica di sogni infranti,
un mattatoio del tempo.

Nel profondo del nido del serpente,
noi ci liberiamo del mascheramento
ch’abbiamo indossato.
Il sipario d’un folle.
Noi siam le illusioni
ch’abbiamo spezzato.

La morte ed il labirinto.
Ingoiati dalla terra stessa.

Con ogni alba
di carestia e siccità,
il mondo si deforma
fino ad esser una grigia cenere incerta.

Parole senza suono
sfumano
mentr’essi vengon divorati.

Fagocitati da barriere e mura
come uno sciame.

Nel profondo del nido del serpente,
noi mutiamo il mascheramento
ch’abbiamo indossato.
Il sipario d’un folle.
Noi siam le illusioni
ch’abbiamo spezzato.

La nostra poetica di sogni infranti,
un mattatoio del tempo.

La morte ed il labirinto.
Ingoiati dalla terra stessa.

* traduzione inviata da Stefano Quizz

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