Nocturnal – The Black Dahlia Murder
Nocturnal (Notturno) è la traccia numero cinque e quella che dà il nome al terzo album dei The Black Dahlia Murder, pubblicato il 18 settembre del 2007.
Formazione The Black Dahlia Murder (2007)
- Trevor Strnad – voce
- Brian Eschbach – chitarra
- John Kempainen – chitarra
- Ryan Williams – basso
- Shannon Lucas – batteria
Traduzione Nocturnal – The Black Dahlia Murder
Testo tradotto di Nocturnal (Eschbach, Strnad) dei The Black Dahlia Murder [Metal Blade]
Nocturnal
Between the lies
our dead language tongues
Before the dawns our hearts
They shall hunt
The smell of blood excites the nostrils
At first cut the sanguinary worship of
Red spraying punctures
a sight so divine
Clutching her carcass
Face frozen in time
A distorted dialect
for the draining of veins
To the flooding of bed sheets
With sick crimson rain
A warped diction of scriptures befouled
Traditions steeped within disgraces reviled
Father, unholy one
To your night realm we bow
Nocturnal majesty
Sworn to black we’ll always be
Damnation’s diction
A deadly disclosure
Our poisons in their goblets drip
How perfectly hideous
So eloquently scribed
Each scripture so skillfully sick
Parchments scabbed over
with plasmatic prose
Prophesize permanent night
The words of sheer blackness
paint ebony my soul
And bestow me with infernal might
A warped diction of scriptures befouled
Traditions steeped within disgraces reviled
Father, unholy one
To your night realm we bow
Nocturnal majesty
Sworn to black we’ll always be
Hatred and persistence destined to see
A complete eclipse
of that hated sphere the sun
By the light unspoken
This language of brutality
Enraptured I have become unholy
Night’s arms welcome me
Nocturnal majesty
Sworn to black we’ll always be
Hatred and persistence destined to see
A complete eclipse
of that hated sphere the sun
Notturno
Tra le menzogne
delle nostre lingue parlanti un morto linguaggio
Prima degli gl’albori dei nostri cuori
Essi andranno a caccia
L’aroma del sangue eccita le narici
Per prima cosa elimina cotale sanguinario culto
Sprazzi scarlatti baluginano
in una visione così celestiale
Stringendo stretta la di lei carcassa
Un volto congelato nel tempo
Un distorto dialetto
per il prosciugamento delle vene
Sino allo straripare delle lenzuola del letto
Intrise d’una pioggia cremisi
Una deformata dizione di testi sacri insudiciati
Tradizioni immerse nella disgrazia vituperata
Padre, unico Profano
Verso il tuo regno della notte c’inginocchiamo
Maestà notturna
Dediti al buio noi sempre saremo
La dannazione è una dizione
Un mortal rivelazione
I nostri veleni gocciolano nei loro calici
Quanto son perfettamente celati
Tanto son eloquentemente trascritti
Ogni scrittura è così abilmente disgustosa
Pergamene incrostate
con prosa plasmatica
Profetizzano una notte imperitura
Le parole d’assoluta oscurità
dipingono d’ebano la mia anima
E mi conferiscono una potenza infernale
Una deformata dizione di testi sacri insudiciati
Tradizioni immerse nella disgrazia vituperata
Padre, unico Profano
Verso il tuo regno della notte c’inginocchiamo
Maestà notturna
Dediti al buio noi sempre saremo
Odio e persistenza son destinati ad esser scorti
Una totale eclisse
di quella disprezzata sfera solare
Da un bagliore inesprimibile
Questo linguaggio di brutalità
Estasiato io divenni dissacrante
Le braccia della notte mi diedero il benvenuto
Maestà notturna
Dediti al buio noi sempre saremo
Odio e persistenza son destinati ad esser scorti
Una totale eclisse
di quella disprezzata sfera solare
* traduzione inviata da Stefano Quizz