The failure epiphany – Draconian

The failure epiphany (L’epifania del fallimento) è la traccia numero cinque del terzo album dei Draconian, Turning Season Within, pubblicato il 29 febbraio del 2008.

Formazione Draconian (2008)

  • Anders Jacobsson – voce
  • Lisa Johansson – voce
  • Johan Ericson – chitarra
  • Daniel Arvidsson – chitarra
  • Fredrik Johansson – basso
  • Jerry Torstensson – batteria

Traduzione The failure epiphany – Draconian

Testo tradotto di The failure epiphany (Jacobsson) dei Draconian [Napalm Records]

The failure epiphany

I see your picture
and all I feel is sorrow…
No hate no love…
No barren signs from above

Can I be you for a while?
Let me see
Can you be me for a moment?
Let it be… Resolution

Only regret seals the night
where I uncover myself…
For those bygone days
amid scenes of dread

Resolve my love into sheer mercy…
God knows how many mornings
I woke in torment;
Staring into the daytime void,
lost in fault and wonder…
Walking the fields
where poisoned flowers swell

Embittered into revulsion

Confused I face how
stern and devious is reality
You conquered me with your delusion,
Then I vanished into blank pages already written

Endurance and devotion
kills each other,
And a demon enters our room
And something dies…
Something dies inside of me
Drowns in the vale of tears around me

With a beacon of hope we could levitate
like dancing on air…
And there in that moment
we’ll at last find solace;
Abundance shining greater than any dream

The morning breaks so cold… So cold
My face it looks so old… So old…
I rend my nails on the wall
I’ve built around me
Only in the shade can I be free…
Only in the shade I can be… Me

L’epifania del fallimento

Guardo la tua foto e
sento che c’è dolore…
Ne odio, ne amore,
ne aridi segni dall’alto

Posso essere te per un momento?
Lasciami guardare
Puoi essere me per un momento?
Lascia che ci sia… una soluzione

Solo il silenzio sigilla la notte
in cui mi spoglio…
Per questi giorni passati
tra scene di terrore

Sciogli il mio amore in pura pietà…
Dio sa quante mattine
mi sono risvegliato nel tormento;
Fissando il vuoto quotidiano,
perso nella colpa e nella meraviglia…
Camminando per i prati
dove crescono fiori avvelenati

Amareggiato nell’avversione

Confuso noto come la realtà
sia austera e ambigua
Mi hai conquistato con la tua delusione
Poi sono sbiadito tra bianche pagine già scritte

Sopportazione e devozione
si uccidono a vicenda
E un demone penetra nella nostra stanza
E qualcosa muore…
Qualcosa muore dentro di me
Annega nella valle di lacrime che mi circonda

Con un barlume di speranza potremmo levitare
come se danzassimo a mezz’aria
E qui ed ora potremmo trovare
consolazione alla fine;
Abbondanza che brilla più di ogni altro sogno

Il mattino irrompe così freddo… così freddo
Il mio viso sembra così vecchio… vecchio
E mi lacero le unghie sul muro
che ho costruito attorno a me
Solo nell’ombra posso essere libero
Solo nell’ombra posso essere… me

* traduzione inviata da Giulia

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