Angellore – Tristania

Angellore (Tradizione degli Angeli) è la traccia numero sei del primo album dei Tristania, Widow’s Weeds, pubblicato il 9 marzo del 1998.

Formazione Tristania (1998)

  • Vibeke Stene – voce femminile
  • Morten Veland – chitarra, voce death
  • Anders Høvyvik Hidle – chitarra
  • Rune Østerhus – basso
  • Kenneth Olsson – batteria
  • Einar Moen – tastiere

Traduzione Angellore – Tristania

Testo tradotto di Angellore (Veland) dei Tristania [Napalm Records]

Angellore

When summer’s gone flee my angel
Winterwinds they might lead you far away
Beyond the pale horizon, a greaven silence
Over dreams to my heart yet nothing remain

(Vibeke) Oh please believe
It’s in her eyes
(Vibeke) It is inside
It’s in her heart, the same relation from which
I once led astray
(Vibeke) Oh please believe
It’s in her eyes
(Vibeke) It is inside
It’s in her heart, the same delightful place
I once felt in you

Angellore revered at dusk
For thee I rose, now descend all alone
Rise for me, soothe my heart
So wide a sea, may I overcome

(Spoken) Into the night strays an angel
So lost and tearful all astray

Into the night strays an angel
So lost and tearful all astray
Low as the pale horizon
Overthere dayless
You reach for me beyond so wide a sea

(Vibeke) Oh please believe
It’s in her eyes
(Vibeke) It is inside
It’s in her heart, the same desire
I feel burning in me
(Vibeke) Oh please believe
It’s in her eyes
(Vibeke) It is inside
It’s in her heart,
the same desire from
The empty pain within

Rise for me, soothe my heart
So wide a sea, may I overcome

(Vibeke) Deep as the sea,
wailing secrecies are burning in me
For a dream I once desired
I bequeth my sorrow and I regret to thee
Cannot cross that wide a sea

Angellore revered at dusk
For thee I rose, now descend all alone
Rise for me, soothe my heart
So wide a sea, may I overcome

Tradizione degli Angeli

Quando l’estate è finita scappa angelo mio
I venti invernali potrebbero condurti lontano
Oltre il pallido orizzonte, un silenzio scolpito
Piu che sogni al mio cuore ancora nulla resta

(Vibeke) Oh ti prego credimi
È negli occhi di lei
(Vibeke) È dentro
È nel cuore di lei, la stessa relazione da cui
Io un tempo fui sviato
(Vibeke) Oh ti prego credimi
È negli occhi di lei
(Vibeke) È dentro
È nel cuore di lei, lo stesso delizioso luogo
Che un tempo percepivo in te

Tradizione degli Angeli riverita al crepuscolo
Per te io sono sorto, ora discendo tutto solo
Sorgi per me, calma il mio cuore
Un mare tanto vasto, possa io superarlo

(Parlato) Nella notte vagabonda un angelo
Perso e in lacrime completamente smarrito

Nella notte vagabonda un angelo
Perso e in lacrime completamente smarrito
Debole come il pallido orizzonte
Laggiù ove non è mai giorno
Tu mi raggiungi oltre un mare tanto vasto

(Vibeke) Oh ti prego credimi
È negli occhi di lei
(Vibeke) È dentro
È nel cuore di lei, lo stesso desiderio
Che io sento bruciare in me
(Vibeke) Oh ti prego credimi
È negli occhi di lei
(Vibeke) È dentro
È nel cuore di lei,
lo stesso desiderio generato dal
Dolore da privazione dentro

Sorgi per me, calma il mio cuore
Un mare tanto vasto, possa io superarlo

(Vibeke) Profondi come il mare,
queruli desideri stanno bruciando in me
Per un sogno che un tempo ho desiderato
Io tramando il mio dolore e ti rimpiango
Non posso attraversare quel mare tanto ampio

Tradizione degli Angeli riverita al crepuscolo
Per te io sono sorto, ora discendo tutto solo
Sorgi per me, calma il mio cuore
Un mare tanto vasto, possa io superarlo

* traduzione inviata da Alberto (ndt. questo testo descrive il fenomeno della marea, periodicamente causata dall’attrazione lunare sulle ampie masse d’acqua giacenti sulla Terra (oceani, mari e laghi), rappresentandolo come provocato da un’infelice storia d’amore.)

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